Matrimoni e divorzi. Validità per lo stato italiano e per la religione musulmana.

Una nostra sorella, italiana, ha avuto un problema non di poco conto, in riguardo a un caso divorzio con un fratello egiziano.
Quest’ultimo ha sposato la sorella per via religiosa, nonostante egli stesso lo era già civilmente con un’altra donna italiana.

Per lo stato italiano tale matrimonio non è assolutamente valido per due motivi: il primo perché il matrimonio musulmano non è riconosciuto dalla giurisprudenza italiana, e il secondo perché, l’uomo era già sposato con un’altra donna anche essa italiana con prole, e come sappiamo la poligamia in Italia non ha nessun valore giuridico.

In più, l’imam celebrante, si è categoricamente disinteressato di tutto questo non informandosi sulla situazione civile di entrambi, e non ha accettato collaborazione o cercato via di soluzione né con la sorella né con il nostro presidente.

Insieme al vice presidente, si è cercato di ovviare e risolvere l’accaduto, e con l’aiuto di Dio siamo riusciti a portare a termine il percorso della sorella in modo che possa essere di nuovo libera e con il cuore in pace verso se stessa ed affrontare meglio la sua situazione.

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