Con questo comunicato del presidente Raffaello Yazan Villani, l’Associazione Nazionale Musulmani Italiani, prende netta posizione sugli ultimi avvenimenti di carattere politico, dove alcune sigle ed enti vogliono far intendere, mediante qualche grande media e i social network in particolare, che i musulmani italiani seguano determinati partiti.
Tali centri, associazioni o sigle, rappresentano solo la loro ristretta leadership, prive del tutto dell’etica della responsabilità, vorrebbero far intendere all’opinione pubblica italiana, di essere in grado di influenzare i cittadini di fede musulmana con diritto di voto.
Noi come Associazione Nazionale Musulmani Italiani siamo assolutamente per il rispetto e l’osservanza della legge, per la laicità dello Stato e per la salvaguardia della cultura e lingua italiana.
Siamo anche assolutamente contrari a tutti quegli enti islamici che non fanno che gli interessi di Stati esteri. Essi tentano, senza successo, di imporre un modello religioso e culturale straniero che da noi,in Italia, non può e non deve essere applicato per varie ragioni; noi affermiamo che la nostra tradizione, il nostro modo di pensare e il nostro stile di vita deve essere difeso.
Come Associazione prendiamo netta posizione e distanza da queste sigle che si trovano in accordo con forze politiche che sostengono e promuovono le unioni gay, l’utero in affitto, legalizzazione delle droghe e la diffusione delle teorie gender. Sono lontani da noi come concezione dello stile di vita italiana che come principi religiosi.
Dichiarazione di Raffaello Yazan Villani:
“Noi da tempo stiamo lavorando ad un percorso nazionale per l’Islam in Italia, che tuteli sia i nostri interessi come musulmani sia la nostra cultura.
Una persona che si dichiara musulmano non può assolutamente schierarsi o essere in accordo con chi, movimento, partito o gruppo di persone e opinione, pensa che unioni gay, utero in affitto, legalizzazione delle droghe e teoria gender siano compatibili con l’lslam.
Non accettiamo neanche ingerenze da parte di altri stati, che non conoscono per nulla la nostra cultura e tradizione, Essi in questi anni, hanno cercato di imporre le loro linee guida, verso noi italiani musulmani, solleticando il nostro interesse e spesso, con cospicue donazioni, comprando il consenso. Avrebbero potuto far nascere centri di cultura e di vero dialogo con i cittadini italiani, ma invece, queste donazioni, son serviti a ben altro.
Uno dei sacri principi della nostra fede è dare sostegno a chi per la fede ne ha bisogno, ma non si può accettare che in cambio, sia ceduta la nostra dignità e la nostra indipendenza in quanto musulmani d’Italia. “
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