Apre il settore femminile dell’Associazione Nazionale Musulmani Italiani: Dipartimento Fatima. Promosso e ideato dalla Vice Presidente Khadija Hajou, la sezione è totalmente indipendente, e sarà gestito dalle sorelle, valorizzando il punto femminile, dando voce al mondo femminile con le sue problematiche e cercando di dare soluzioni dall’alto della loro esperienza.
Il Dipartimento che ha trovato immediato supporto dai soci fondatori e dai soci regolari, ha molte figure di rilievo, tra cui ragazze specializzate nei minori in situazione di disagio e diversamente abili, contrasto al cultura predominante, sensibilizzazione e responsabilizzazione dei genitori verso i figli che sono in ambiti familiari in stato di divorzio, assistenza a donne sole e assistenza a donne che subiscono le problematiche del divorzio.
Le dirigenti hanno una base di ascolto sui social network, specialmente in gruppi dove molte donne hanno mille difficoltà che riguardano il divorzio, i maltrattamenti, discriminazioni e abbandono del tetto coniugale.
Per questo Dipartimento Fatima cercherà di sostenere iniziative e progetti in favore di queste donne, tramite anche al nucleo operativo di ANMI. Inoltre il Dipartimento addotta il progetto scientifico Fatima 2.0 per l’inserimento delle donne musulmane nel tessuto sociale italiano
Come dichiara la Responsabile Khadija Hajou: “Sono onorata di guidare insieme con le mie colleghe il dipartimento Fatima, saremo una sezione totalmente autonoma e indipendente, valorizzando il mondo femminile musulmano e cercheremo di dare supporto dove possibile. Porto la mia esperienza in campo in favore di donne e ragazze che versano in condizioni di violenza, dove io personalmente ho subito pesantissimi abusi e maltrattamenti in famiglia, questo a esempio che un’altra vita e possibile, c’è sempre una soluzione.
Dichiarazione del presdente Raffaello Yazan Villani:
“A nome della associazione, mi sento onorato di aver visto nascere questo dipartimento, con la speranza che possa crescere e compiere il lavoro che si è proposto. Noi daremo il massimo appoggio e sostegno a queste sorelle, che credono in ciò che fanno per il bene della futura comunità musulmana italiana.”
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