Dopo aver aiutato Khadija, sorella italiana di Rieti, ad affrontare la sua incresciosa situazione coniugale, l’ANMI, afferma – più che mai in questi tristi giorni (della vicenda di Desiree) – di voler tutelare moralmente e legalmente le nostre sorelle nell’Islam che restano vittime di prepotenze, abusi e minacce sia fisiche sia morali, da parte di uomini che non vogliono rispettare le norme italiane e non si curano per nulla, dei doveri sia civici sia religiosi obbligatori verso la propria famiglia.

Noi come associazione, ci sentiamo attivamente partecipi a sostenere le sorelle in difficoltà, e la condizione femminile sarà sempre una priorità per l’associazione nazionale musulmani italiani.

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